“Loggia Aldobrandini”: il nuovo intervento di ROBOCOOP
Sul finire dei suoi primi dieci anni, qui compiamo una piccola rivoluzione, abbandonando il nostro formato classico – quello del magazine culturale a cadenza vagamente quotidiana – per presentare ogni mese un solo saggio e un solo racconto. Da queste pagine 24 autori ogni anno proporranno il loro filtro sul reale, manipolando inevitabilmente la personalità di Dude mag: ed è una cosa che ci rende enormemente curiosi.
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“Loggia Aldobrandini”: il nuovo intervento di ROBOCOOP

“Loggia Aldobrandini” è il titolo dell’installazione site specific temporanea ideata e realizzata dai due artisti per reinterpretare lo spazio architettonico della Villa e citare la sua storia passata.

Siamo sempre felici di parlare di ROBOCOOP (l’avevamo già fatto qui e qui): il duo artistico torna a Roma dal 5 settembre al 4 ottobre con un nuovo intervento, questa volta all’interno del giardino superiore di Villa Aldobrandini.

Loggia Aldobrandini è il titolo dell’installazione site specific temporanea, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale — Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ideata e realizzata dai due artisti per reinterpretare lo spazio architettonico della Villa e citare la sua storia passata.

Loggia Aldobrandini, ROBOCOOP, work in progress, 2020
Loggia Aldobrandini, ROBOCOOP, work in progress, 2020

La villa cinquecentesca è stata oggetto di infinite trasformazioni architettoniche che nel tempo ne hanno mutato l’aspetto in relazione con l’ambiente circostante: i tratti rinascimentali e barocchi da un lato, l’atmosfera ottocentesca del Rione Monti dall’altro.

ROBOCOOP, partendo da uno studio approfondito delle vicissitudini architettoniche del luogo, interverrà sul Padiglione Nord Ovest dei giardini applicando, sulle tamponature in legno poste a protezione della loggia, poster elaborati con tecnologie digitali, che mostreranno spazi prospettici illusori, ispirati all’architettura del Rinascimento e al quadraturismo romano barocco. 

In questo quadro, che ci apre una nuova immaginaria prospettiva sulla città, appaiono due figure: Bacco e Arianna,  protagonisti dell’omonimo e bellissimo dipinto di Tiziano, un tempo tra le opere più importanti della collezione Aldobrandini e oggi conservato alla National Gallery di Londra.

Paesaggio rurale Il muro bianco (Telemaco Signorini, 1866) Villa La Saracena (Luigi Moretti, 1955 – 57). Intervento su via Aurelia, tra Santa Severa e Santa Marinella © ROBOCOOP 2017. Image: ZA²
Nuova prospettiva Prospettiva con portico (Canaletto, 1765) Centro del Governo (Louis Kahn, 1962-75) Intervento urbano al Ghetto Ebraico (Roma) © ROBOCOOP 2016. Image: Silvia Pozzati

Un nuovo sguardo su un passato importante, che ci permette di riflettere sul paesaggio urbano di questo luogo e di questa città in chiave contemporanea.

L’installazione, attenta e rispettosa del contesto storico nel quale si inserisce, è pensata per esistere in un periodo di tempo limitato: avete tempo dal 5 settembre al 4 ottobre per ammirarla di persona.

Villa Aldobrandini, via Mazzarino, 11
5 settembre — 4 ottobre 2020
Orari in conformità a quelli di apertura della Villa: dall’alba al tramonto
Ingresso gratuito

In copertina, foto di Silvia Pozzati.

Elena Fortunati
Nasce in un paesino della provincia romana nel 1988. Laureata alla magistrale in Storia dell'Arte contemporanea all'Università di Roma La Sapienza, ha collaborato con Collater.al, Dude Mag, Vice e Inside Art. Sotto lo pseudonimo aupres de toi, lascia dal 2011 nel web immagini fotografiche. Fonda nel 2016 contemporary.rome.
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