L’Italia ha l’aria malata, l’Italia è malata.
Continua a soffocare principalmente a causa delle polveri sottili e nel 2010 ben 30 tra i 48 capoluoghi fuorilegge, che hanno superato per più di 35 giorni il limite di legge per la protezione della salute umana, appartengono all’area della Pianura Padana, che si conferma zona estremamente critica per la qualità dell’aria.
Queste informazioni denunciano il rischio al quale quotidianamente ognuno di noi viene esposto andando a scuola, al lavoro o semplicemente passeggiando per le strade cittadine.
Si tratta di un’emergenza sanitaria prima che ambientale. Il solo PM10 causa ogni anno più di 350.000 morti premature in Europa, secondo quanto dichiarato dalla Commissione Europea, mentre in Italia per ogni 10.000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente proprio a causa delle polveri sottili, pericolosissime per la loro capacità di penetrare in profondità nell’apparato respiratorio.
Le fonti di emissioni degli inquinanti che compromettono la qualità dell’aria sono sempre gli stessi: l’industria e i trasporti restano le principali, nonostante l’adozione graduale di politiche di ammodernamento di impianti obsoleti e l’adeguamento a standard più alti per quelli di nuova generazione. E non bisogna dimenticare i riscaldamenti domestici, gli inceneritori e l’agricoltura. (fonte: rapporto Legambiente 2011)
www.antonellamonzoni.it