A tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte.
A solo pochi eletti, la luce dell’aurora.
Emily Dickinson
L’aurora è un attimo inafferrabile. Difficile definirla notte, complicato definirla giorno. È un binomio, un contrasto, uno spettacolo che spiazza e che suscita nel suo osservatore una percezione di cambiamento e metamorfosi. Diciamo di rinascita.
A questa oscillante esperienza tra discesa e ascesa vuole portarci Aurore, la mostra che inaugura domani in via Baccina, Rione Monti. Ad intervenire negli spazi del Popping Club — aperti per la prima volta nella loro interezza (e che interezza!) — saranno: James Hillman e la sua installazione Spring/Horizon, nella quale attraverso l’acqua saremo guidati verso un mondo interiore; Eugenio Carrabba con Declinazione del Liminale, incentrata su una luce gialla solare; Giulia Mangoni, con la sua sala pittorica; Lucrezia de Fazio con le sue immagini e suoni inafferabili e Gianfranco Toso, con la sua ambizione muta e ultraterrena.
Aurore è una mostra prodotta e curata dall’associazione culturale Cultrise con l’intento di, attraverso luci, buio, colori e ombre, attraversare un limite gravitazionale emotivo capace di attivare in noi meccanismi interiori troppo spesso addormentati.
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Popping Club, Via Baccina 84, Roma (metro B Colosseo)
Vernissage: Giovedì 8 Giugno 2017 – dalle ore 18:00
Apertura al pubblico 09.06.2017 – 25.06.2017 | 16:00 – 21:00
Ingresso Gratuito
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