@Club’s Toilet è un profilo instagram che raccoglie fotografie dei bagni — o meglio, dei cessi — dei club italiani. Ci abbiamo fatto quattro chiacchere per capire meglio perché sono dei luoghi importanti.
Com’era l’apertura di Terraforma (festival ecosostenibile di musica elettronica n.d.r.), ma soprattutto com’erano i cessi di Terraforma?
È stata una bella apertura, anche se sono arrivato tardino a Villa Arconati, giusto in tempo per l’inizio del set di Helena Hauff; anche il set di Donato Dozzy è stato veramente soddisfacente.
Sono andato solo una volta in bagno, alla fine della serata. Era chimico e tra i più puzzolenti bagni chimici in cui sia mai stato. Peggio, solo il bagno veramente rabbrividente del Reading Festival nel 2014. Al terzo giorno.
Ah vedi, strano. La prima volta che mi hai parlato di Club’s_toilet mi avevi detto che i cessi dei club spesso restituiscono in qualche maniera lo spirito del posto e della serata, in questo caso forse non vale per terraforma?
Mmmh beh c’è da considerare la variabile “bagno chimico” del fattore “festival”… tendo sempre a specificare quando non si tratta di club.
Vero — i bagni chimici li mettiamo fuori concorso —, però appunto è una cosa che mi è sembrata in qualche modo vera quella del cesso come “specchio dell’anima” di una serata.
Si si assolutamente. Perchè un certo tipo di serata, in cui si suona un certo tipo di musica, fa da calamita per un certo tipo di persone. E un bagno è un po’ come il posto dove farsi, razionalmente e lucidamente, i cazzi propri.
Sì sì, è che nei bagni dei club si ha spesso “il momento di lucidità” per razionalizzare la situazione, guardare chi ti sta intorno o specchiarsi
Esattamente, ci si riprende un attimo… dalla stanchezza, dal caldo, dalle persone moleste e così via. È una maniera anche per uscire di scena, per mettersi 5 minuti dietro le quinte e rimettere insieme i pezzi prima di ritornare sul palcoscenico.
Sono i luoghi osceni — nel senso “fuori dalla scena” — in cui sono permessi i tabù, anzi sono proprio i luoghi deputati. Per questo si va in bagno a scopare, drogarsi e riprendersi
È il luogo dove avvengono tutte le cose più intime possibili. Che poi scopare e drogarsi si fa anche in pista, però diciamo che non è proprio il massimo dai. Ma il cesso è proprio il luogo deputato a farlo.
E comunque quando si è in fila spesso si incontrano creature mitologiche che hanno il super potere di farti sentire la persone più fortunata del mondo
Eh ma infatti tutti hanno qualche storia pazzesca legata ai cessi di una discoteca.
Purtroppo ancora non fotografavo cessi quando ho vissuto a Londra, ma ricordo di una serata ai Corsica Studios (un club nel vero senso della parola a Elephant and Castle) dove in bagno c’era un ragazzo che provava a mangiarsi il sapone liquido. Glielo tolsi faticosamente di mano cercando di fargli capire che probabilmente il giorno dopo non si sarebbe svegliato. Dopo un po’ deve averlo realizzato mi ha ringraziato un miliardo di volte, provando ad offrirmi ogni sostanza che aveva in tasca. Le cose più divertenti, in ogni caso, mi son sempre successe all’estero: al Tresor di Berlino ho visto un ragazzo che si baciava allo specchio esibendosi in un petting piuttosto spinto.
Ma infatti, senza trascendere troppo nel discorso, anche come viene vissuto il bagno di una discoteca ha a che fare con la controcultura del clubbing, che in molti dicono che in Italia sia più arretrata rispetto al resta d’Europa.
Prooverò a non risultare esterofilo, anche se è molto difficile. In linea di massima all’estero è l’intera esperienza che viene vissuta diversamente. Uno degli esempi che si citano spesso sono le risse: ho visuto a Londra e andavo a ballare 3 volte a settimana. Non ho mai visto una rissa, neanche sfiorata. A Roma l’ultima volta che ha suonato Ben Klock al Goa fuori si tiravano le transenne.
Il discorso è simile per quel che riguarda la droga: in italia mi è capitato di vedere gente che pippa in pista un paio di volte, all’estero è quasi una cosa normale. Probabilmente perché viene recepito maggiormente il binomio droga/momento ricreativo, non so. Mi sembra che la cosa sia ritenuta normale in quanto vista in ottica ricreativa solo riferita al momento ed al contesto, in Italia credo invece che farsi a una serata nella maggior parte dei casi sia poco collegato al contesto e molto di più allo status symbol di drogarsi. Questo per dire che il bagno all’estero credo abbia una valenza più particolare di quello che abbiamo detto poco fa, ma in ogni caso continuo a pensare sia il posto che meglio riassume quello che succede in pista.
Chiudiamola con due consigli pratici: una bagno fichissimo di Milano e uno di Roma.
A Milano il Macao ha dei bagni con delle luci pazzesche. A Roma non saprei… Lanificio forse, anche se non sono ancora riuscito a fotografarlo.