Una volta eravamo a cena con Solidea, che ci spiegò l’origine anarchica del suo nome. «Una sola idea», era il messaggio criptato e clandestino che si diffuse nel periodo fascista, durante il quale furono vietati tutti i nomi di matrice ideologica. È un aneddoto che non ha molto a che vedere con il tema dell’articolo, ma volevo rivendermelo. Ciao Solidea.
La Film Society of Lincoln Center – un’organizzazione con base a New York che promuove cinema indipendente, tra le più importanti e longeve al mondo – ha dedicato l’intero mese di novembre a una rassegna intitolata Romantic Anarchist, incentrata sulla vastissima produzione di uno dei più autorevoli esponenti del Nuovo Cinema Tedesco: Rainer Werner Fassbinder. Un regista e drammaturgo sconosciuto ai più, soprattutto al di fuori del territorio tedesco, un personaggio complesso e a tratti indecifrabile. In soli 13 anni di attività, Fassbinder ha firmato una trentina di lungometraggi e quasi altrettante drammaturgie, oltre a un considerevole numero di lavori destinati al piccolo schermo, prima di farsi trovare morto per un’overdose di cocaina e antidepressivi nel 1982, quando aveva 37 anni. Oggi – quelle rare volte che viene menzionato – lo si definisce un regista “anarchico” (sarebbe bello capire cosa diavolo vuol dire), ma negli anni di definizioni sterili e vuote se ne sono sentite parecchie sul suo conto: depresso, negativo, antisemita, frocio, ribelle, maledetto, sovversivo. Tutte stronzate buone solo per i tag di fondo a un articolo. La verità è che è molto arduo trovare un paio di parole che contengano quello che passava per la testa a Fassbinder, e di questa oscura dirompenza interiore era lui stesso la prima vittima, mentre il mondo si divideva e azzuffava per collocarlo in qualche modo.
Non parlerò dei suoi film perché tanto non ve ne frega un cazzo, non li avete visti ed è noioso leggere di film che non si sono visti. No, è noioso leggere di film in generale e poi comunque quasi sicuramente avete cliccato su questo articolo per via dei 50 film (giù in fondo, arrivano, tranquilli), gli elenchi vanno molto di moda. Ecco giusto un paio di consigli per chi volesse approfondire Fassbinder: L’amore è più freddo della morte, il film d’esordio del 1969 presentato al Festival di Berlino; Attenzione alla puttana santa in cui ci sono un paio di pezzi di Leonard Cohen molto belli, 1971; Un anno con tredici lune, il mio preferito; La terza generazione, a proposito di anarchia; Veronika Voss, Orso d’oro a Berlino nell’82.
Qua si vede un sacco bene quello che mangiate
In occasione della rassegna Romantic Anarchists in corso a New York, Flavorwire ha stilato una lista di 50 film per romantici anarchici.
Ve ne proponiamo alcuni:
Harold and Maude
Love Object
Sweet Hostage
La Pianista
Luna di Fiele
Cuore Selvaggio
Betty Blue
Jubilee
Qui la lista completa.