Ci risiamo con la prima rubrica riguardante una serie che si presta a non prendere MAI in considerazione il protagonista della serie stessa. Non è una scelta ponderata, ma da oggi in poi farò in modo che lo sia. Vediamo quanto si resiste senza coinvolgere Jimmy / Saul (che potrebbe essere il nome d’arte di un cantante soul, appunto). Anche oggi non sono propriamente cinque, ma se cerchi “wikiquote cinque” ti esce fuori il regolamento di Wikiquote, neanche una pagina di citazioni. Un motivo ci sarà, no?
Buona visione.
Sono sei mesi che cerco di scrivere, citare, fare qualsiasi cosa in forma scritta che riguardi il più grande paroliere italiano del biennio 2015/2016. Finalmente posso farlo: VESTITI DA SANDRA CHE IO FACCIO IL TUO RAIMONDOOOO
Due parole, non di più: L’ODIO. Quanta cattiveria, quanta cazzimma, quanto tutto. Miglior personaggio di sempre, dai romanzi del ‘900 a oggi.
Appena ho visto la mano spuntare, ho sperato che partisse un piano sequenza in prima persona, alla faccia di “Hardcore” che è un mese che non mi fa godere nessun video su YouTube con il suo trailer del cazzo. Purtroppo non è andata così, ci ho creduto, peccato.
Sembrerà una roba un po’ cinica e bastarda: conciato com’era conciato, era molto più figo in Breaking Bad. Qui cosa mi rappresenta? Un Briatore centramericano, nel periodo pre-pareo.
:(
La Stronza
L’unico modo in cui riesco a empatizzare con un personaggio in Better Call Saul, beh, è con l’odio. Esclusa l’infinita ammirazione per Mike, che però non mi consente di mettermici sullo stesso piano, se provo qualcosa per un personaggio è estremo fastidio, non riesco a capire infatti come riesca a piacermi così tanto questa serie, viste le premesse. Probabilmente mi trascina il godere per le disgrazie dei protagonisti, tipo qua, con la tizia che beve da un bicchiere di cartone, sta in ufficio fino a mezzanotte, si riduce a essere la versione sfigata di Francesco Sole attaccando post-it in tutto l’ufficio che mi ricorda il mio asilo (il bagno è uguale) e diventando brutalmente oggetto di mobbing. Poi, per sentirmi meno stronzo, sono felice per lei quando può godersi un panorama come quello dell’ufficio di Chuck. A patto che rimanga in castigo.
Questa l’ho scelta perché quel bicchiere, per quanto da poracci, è bellissimo: sembra un becco.
Questo è identico al bagno del mio asilo, per cui è un momento nostalgia (e felicità perché lei sta uscendo di scena)
Desolazione
Che inquadratura fantastica, che inquadratura superba. E che finestra!