Spring Lunch 2016 @Treebar
Sul finire dei suoi primi dieci anni, qui compiamo una piccola rivoluzione, abbandonando il nostro formato classico – quello del magazine culturale a cadenza vagamente quotidiana – per presentare ogni mese un solo saggio e un solo racconto. Da queste pagine 24 autori ogni anno proporranno il loro filtro sul reale, manipolando inevitabilmente la personalità di Dude mag: ed è una cosa che ci rende enormemente curiosi.
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Spring Lunch 2016 @Treebar

Comincia la bella stagione, quella bella davvero però. Quella che non è ancora quel caldo insopportabile che non vedo l’ora sia venerdì, e nemmeno quella che fa un freddo porco che, eh, non vedo l’ora sia venerdì. È quella stagione di mezzo, non la mezza stagione che non esiste più, ma quella stagione che alla […]

Comincia la bella stagione, quella bella davvero però. Quella che non è ancora quel caldo insopportabile che non vedo l’ora sia venerdì, e nemmeno quella che fa un freddo porco che, eh, non vedo l’ora sia venerdì.

È quella stagione di mezzo, non la mezza stagione che non esiste più, ma quella stagione che alla fine anche se è martedì o mercoledì o giovedì va anche bene perché finalmente fuori è bello, i prati sono verdi e i finestrini delle macchine sono abbassati. 

In questa stagione non siamo ancora pronti, forse, per aperitivi serali all’aperto, ma finalmente riusciamo a mettere piede fuori dall’ufficio molto volentieri per la pausa pranzo. Quell’oretta che capo permettendo diventa anche un’oretta e mezza. Se siete nei paraggi, vi consigliamo di passarla al treebar per scoprire i moscow mule di Rubel, le empanadas contaminate di Manolo Ribò, e qualche novità. Per scoprirle abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con lo chef Enrico Segatori.

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Ciao Enrico, parlaci un po’ di te e di come è nato il tuo amore per la cucina.

Grazie ai miei genitori. Loro sono sempre stati grandi appassionati di cucina sia tradizionale sia moderna. 

Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero di Fiuggi ho iniziato a lavorare, come tutti, da ultima ruota del carro con estremo sudore, sacrificio e dedizione. Ho avuto la possibilità di affiancare grandi chef che mi hanno trasmesso oltre alla tecnica anche la “visione” di cucine diverse che nel tempo ho elaborato e fatto mie. Faccio questo mestiere da 23 anni e ancora non mi stanco mai di sperimentare e imparare, amo il mio lavoro. Negli anni sono arrivato ad acquisire  una sicurezza e una mia personale visione della cucina, nella quale unisco il sapore tradizionale all’estetica moderna. 

Descrivici la tua cena perfetta.

La mia cena preferita è formata da tanti assaggi di varie portate, prediligo i cicchetti di pesce e carne crudi o cotti. Come bevanda, decisamente del buon vino. 

Le tue passioni, oltre alla cucina?

La musica. Cucino sempre ascoltando della buona musica. Mi ispira e mi fa entrare in un processo creativo più prolifico. A volte faccio degli abbinamenti che non avrei mai immaginato, mi faccio trasportare dai suoni e compongo il piatto. Nella mia cucina only Rock and Roll!

Lo chef consiglia

Qual è la cosa che ti sta dando più soddisfazione del tuo lavoro al Treebar ?

La possibilità di avere sempre a disposizione  prodotti stagionali e di prima qualità e di poterli lavorare usando tutta la mia libera creatività.

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Il Treebar propone oltre al menu alla carta anche un menu del giorno puntando sempre sulla freschezza e la stagionalità dei prodotti. Da questa settimana è possibile anche ordinare delle “Combo”, per avere la possibilità di assaggiare più piatti ad un prezzo conveniente. Qualche esempio?

Primi piatti

Fettuccine con asparagi
Spaghetti pomodoro freso e basilico
Risotti
Orecchiette con ricotta di bufala
Carbonara
Insalate di farro o di orzo

Secondi piatti

Spiedino di entrecoute e verdure
spezzatino di pollo alla cacciatora con patate
Straccetti di manzo
Tagliata di pollo alle erbe
Manzo marinato
Salmone marinato

Piatti vegetariani

Piatto misto con finocchi, bieta o cicoria ripassata, patate al forno, verdure di stagione
Insalata greca

Dolci 

Torta al cioccolato e torta alle mele

Arrivati al treebar, guardate la grande lavagna, tutte le combinazioni saranno scritte lì, al costo di 12€ comprendente acqua e caffè.

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Infine, segnatevi sul calendario la data del 20 aprile: pronta per l’assaggio la nuova creazione dello Chef Segatori, il tonno del Chianti, un’arista di maiale cotta nell’olio e arricchita da aromi vari. Il tutto cotto a bassa temperatura per 14 ore, metodo denomiato “cottura confit”.

Valerio Orvieto
Attore/Modello dell'anno... era il 1987 però. Abbandona Scienze Politiche a 8 esami dalla laurea perché essendo figlio di professionisti affermati se lo poteva permettere. Ad oggi pur sognando di fare lo scrittore o l'attore, per scarsezza di talento si limita ad organizzare eventi per DUDE MAG riuscendo a volte a finirli bene e altre rarissime volte a farsi pagare. Molto curioso e molto pigro. Legge tutto il giorno ma solo Facebook e Dudemag.it... e rigorosamente dal cellulare.
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