69, Page érotique – Preliminari di lettura. «Avere pregiudizi spesso si dimostra cosa molto utile.» Sigmund F.
Hanno pubblicato il primo romanzo di Guliano Sangiorgi, leader dei Negramaro: non mi stupisce più di tanto. Anzi direi che non mi stupisce affatto, la considero la naturale evoluzione di una carriera. Più che evoluzione, una esondazione: sei un affermato cantante, hai a che fare con le parole per vivere, ma il tuo fiume interiore, quello che hai da offrire, non riesce a stare in un ritornello e tre strofe ed esonda, appunto, in un romanzo. Non che sia un male, è un fatto. Come è un fatto che quando i fiumi tracimano c’è sempre qualcuno che rischia.
E qui, a pagina 69, Sangiorgi si fa male da solo: Nelle prime diciotto parole ci sono quattro punti. «Una delle voci più forti della nuova scena italiana», recita la quarta di copertina. Così forte da avere bisogno, anche lui, delle frasi sincopate dei minimi concetti, come sembra d’obbligo nell’attuale letteratura italiana per giovani/adulti. Nelle prime diciotto parole il protagonista non è l’unico ad aver perso la fame: veniamo sballotati in una compravendita senza la minima regola economica o stilistica. Insomma lui spaccia carne per comprare sale. E se sale è una metafora per droga, la carne deve essere davvero carne (sigh!). Fenomenologia di un supermercato. Il sale (la droga?) lo (la?) compra da Luca, che nel titolo del capitolo diventa L’uomo di sale e non, attenzione, l’uomo del sale; evidentemente Luca o è una persona molto ferma nelle sue cose o, in quanto spacciatore, è una persona arida, quindi quel di serve a ribaltare una condizione lavorativa deprecabile (spacciatore) in una condizione umana deprecabile (aridità umana). A quanto pare sparare sugli spacciatori è un po’ come farlo sulla croce rossa: facile. Che poi sembra essere la parola d’ordine di Sangiorgi. E insomma ‘sto Luca vende «da vivere in una dimensione dove non ti necessità di mangiare per vivere o morire». (Questa frase la lasciamo stare, che è meglio). La pagina si perde, subito dopo, nella classica storia d’amore travagliata fatta di perizomi, coinquilini appiccicosi e la notizia che per i giovani d’oggi non esiste il tardi, come se dovesse ricordarcelo Sangiorgi. E niente, insomma, in una pagina ci sono solo cinque frasi che vanno a capo prima del punto e nessuna arriva a superare le due righe. È una brutta canzone pagina 69, Giuliano, impegnati ne hai fatte di migliori. Credo.
Marco D’Ottavi
BOOKSKYWALKER: Come Lukeskywalker cerca di sollevare l’astronave dalla palude di un pianeta sconosciuto, Bookskywalker cerca di sollevare la letteratura dalla vischiosa melma che è la vita, in un pianeta sconosciuto che è il nostro. In questa rubrica per DUDE si occuperà di racconti (sconosciuti, famosi o famosissimi) e li proporrà come fascinosa alternativa alle nottate alcoliche e alle droghe sintetiche.
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