Azimuth, la bussola del pensiero.
Sul finire dei suoi primi dieci anni, qui compiamo una piccola rivoluzione, abbandonando il nostro formato classico – quello del magazine culturale a cadenza vagamente quotidiana – per presentare ogni mese un solo saggio e un solo racconto. Da queste pagine 24 autori ogni anno proporranno il loro filtro sul reale, manipolando inevitabilmente la personalità di Dude mag: ed è una cosa che ci rende enormemente curiosi.
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Azimuth, la bussola del pensiero.

Una giovanissima rivista italiana che si occupa di filosofia. 

 

Azimuth è una delle coordinate del sistema altazimutale, uno dei tradizionali sistemi astronomici, per determinare la posizione di una stella sulla volta celeste, ma è anche il nome di una giovanissima rivista italiana che si occupa di filosofia. Proprio come l’azimut è utile per impostare la rotta, così questo ambizioso progetto può agevolare l’orientamento di chi voglia imbattersi nel sempre più dispersivo e labirintico dibattito filosofico contemporaneo.

La promessa di Azimuth è infatti quella di fornire ad ogni uscita una visione del tema trattato che sia il più possibile completa avvalendosi di competenti e prestigiose firme nazionali e internazionali.

Ogni uscita è monografica, ha cadenza semestrale e, nonostante i cupi tempi che sta passando l’editoria, un po’ per sfida e un po’ per nostalgia, ha preferito non abbandonare il cartaceo.

Il primo numero intitolato The Domain of the Human. Anthropological Frontiers in Modern and Contemporary Thought a cura di Simone Guidi e Antonio Lucci non ha tradito le aspettative: si parte dal tradizionale, ma senz’altro attuale, dibattito uomo/macchina passando per l’antropologia pragmatica kantiana e il darwinismo per approdare, infine, al postumano.

Il secondo numero, Aesthetics and Politics. Perspectives in Contemporary Philosophy curato da Federica Buongiorno (anche editor-in-chief), offre gli strumenti necessari per capire qual è il rapporto tra estetica e politica oggi, quindi le analisi dell’importanza che possono avere i colori usati per le pubblicità delle campagne elettorali fino ai Google glass e Studio Azzurro.

Web site: www.azimuthjournal.com

Riccardo Papacci
È nato nel 1987, è laureato in filosofia e vive a Roma. Ha collaborato con Not, Noisey, L’indiscreto e Il Tascabile. Il suo Elettronica Hi-Tech – Introduzione alla musica del futuro è uscito per Arcana nel 2019.
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