Stavo cercando di attaccare bottone con delle pornostar quando notai una differenza ingiustificata di seguaci tra Edgar Allan Poe e Walt Whitman (ero su Twitter, per la cronaca). Poe sopravvive con 5.000 e spiccioli – parliamo dell’Official Twitter site for the International Edgar Allan Poe Society – mentre Walt viaggia a 17 mila e passa.
Parliamo di @TweetsOfGrass, niente International Society o roba simile, un modesto generatore di citazioni. Il dato mi ha stupito. Whitman è più attivo sul mezzo, ma il triplo dei follower mi sembra spropositato. Tra l’altro è un poeta molto meno presente nell’immaginario pop, al contrario del Poe stra-usato anche in cartoni, fumetti, videogiochi. Whitman dalla sua ha L’attimo fuggente, e sicuramente negli Stati Uniti è un gigante molto più che altrove, ma, ripeto, non puó spostare così tanto. Altra cosa, i follower di Whitman, ve lo confesso, sono molto sospetti. Non voglio dire che a un ragazzino non possa piacere Walt Whitman, accidenti no, ma 10.000 ragazzini fan di un poeta morto nel 1892? C’è qualcosa sotto, quant’è vero che io sono nato prima di internet e loro no.
Tutte queste strane contingenze mi hanno spinto a lasciar perdere le pornostar e a pianificare delle ricerche incrociate, al termine delle quali finalmente ho scoperto la causa di tutto. Ella ha un nome, un cognome e una preposizione in mezzo: Lana Del Rey.
Lana è una cantautrice modella elettro post pop sbrilluccicante simil ‘50 ‘60 contemporanea atteggiata depressuccia. Una specie di pin up di un presente ucronico in cui siamo fermi al ‘57 ma abbiamo tutti i tatuaggi sul collo e le armi a ripetizione. Tipo una Rita Hayworth/Jacqueline Kennedy in un mondo steampunk mezzo porno romantico rallenty in cui stanno continuamente tutti per morire.
Questa è Lana, una super stella del pop americano che posa per Jaguar e H&M e si rifà qualcosa di imprecisato nel viso per assomigliare ulteriormente alle pin up da tatuaggio dei marinai. Nel 2013 se ne esce con Tropico. Un film, o meglio, un mega videoclip di 27 minuti che unisce canzoni e scene oniriche con rallenty e lens flare, John Wayne e criminali tatuati. Il video contiene la canzone Body Electric, preceduta da Lana che con voce roca e sensuale sussurra la poesia di Whitman I Sing the Body Electric contenuta in Leaves of Grass (1855).
All’uscita del video migliaia di giovani fan sono andati su internet (nessuno in realtà va su internet, siamo sempre tutti qui) a cercare questo misterioso Walt Whitman, scoprendo un vecchio col barbone e un mucchio di poemi lunghissimi. Fichi i vecchi col barbone, seguiamolo su Twitter, si sono detti. Risolto il mistero dei diciassettemila. Ma la storia non è finita.
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