Nel 2007 Francesco Bonami pubblica Lo potevo fare anch’io: perché l’arte contemporanea è davvero arte per tentare di spiegare i miei grandi, enormi e quanto mai beceri dubbi nati almeno dieci anni fa mentre visitavo la Fondazione Mirò di Barcellona. La mia esclamazione fu la stessa: «lo potevo fare anch’io!»
Mi sono guardato bene, ovviamente, dal leggere il libro, ma deduco spieghi l’importanza che ha il pionieristico intuito di fare qualcosa seppur facile, banale, inutile o “brutta” prima di chiunque altro.
Fondazione Mirò, Barcelona
Un anno prima, nel febbraio del 2006, a Montesacro, nella bellissima Città Giardino, famosa per la sua architettura fatta di costruzioni strutturate a villini inseriti nel verde, nasceva un wine bar che apparentemente sembrava abbastanza atipico, considerando il suo particolare design interno e l’ottima selezione delle sue bottiglie. Ah, una cosa: nel 2006, a Monte Sacro, non c’era nulla se non molta quiete e pochissime attività commerciali.
Sofa Wine Bar, 2006: i giovanissimi Fabrizio Messineo (owner) e Fabio “Chef” Maselli (real owner)
Amici e conoscenti di questi padri pellegrini (tra cui il sottoscritto) hanno considerato da subito una pazzia da kamikaze l’investire denaro in un progetto come quello del Sofa. Eppure avevano ragione loro.
Montesacro nel 2016 è forse una delle zone di Roma col maggiore incremento di movida degli ultimi anni considerando il grandissimo numero di locali, ristoranti e negozi che sono sorti nel quartiere manco fossero porcini dopo il diluvio universale nel Bergamasco.
Nel corso degli anni, il Sofa wine bar ha cambiato gestione, personale e design ma il mood è rimasto sempre lo stesso. Si beve bene, si mangia bene e da diversi anni è aperto a pranzo con menu da far invidia a molti ristoranti di livello.
I buffet sono diventati un must per gli aperitivi tranquilli durante tutta la settimana, soprattutto il famoso Aperitivo Vegano del mercoledì che è diventato tappa fissa anche di moltissimi onnivori (cosa abbastanza anomala considerando la poca simpatia che gli onnivori riversano in genere nei confronti degli amici vegani).
Per tantissime persone il Sofa è una seconda casa e, come dice il suo claim: «There’s no place like my Sofa».
Serate con open bar, capodanni, feste private, feste pubbliche, venticinquidicembre per dimenticare e pre-serate di eventi in locali-ballerecci limitrofi come per il Bracaleone e il Lanificio.
Credo di aver speso e consumato lì alcuni dei momenti più belli di questi ultimi 10 anni (questo la dice lunga sia sulla ottima qualità degli spirits presenti nel locale, sia sulla mia tendenza all’alcolismo giovanile).
Sono sicuro che, come me, la maggior parte delle persone che frequentano Montesacro – seppur considerata ormai una “trastevere” degna del più classico “giro dei pub notturni” – nel sapere che il Sofa compie 10 anni non possa fare a meno di far tornare alla propria mente un paio di ricordi degni di nota da far spuntare un sorriso malinconico di tempi andati.
Il mio ricordo non può non essere che l’aver contribuito a suon di Vodka Tonic, assieme al mio amico Andrea, nel 2009, alla vittoria per il 2NIGHT AWARDS come Best Relax Bar.
Che poi io non è che mi sia mai rilassato troppo.
2night Awards 2009 – Best Relax Bar
Così come ci scrive lo staff:
«Vi aspettiamo quindi per festeggiare insieme, con la famosa formula del Sofa: 3 DRINK = 10 EURO, fino a esaurimento scorte. Alla mezzanotte, poi, brindisi e torta per tutti!»
Info su FB
06 86 89 76 55
Sofa Wine Bar – Via Cimone 181