Giovedì 19 maggio, il Bootleg di Montesacro, uno dei nostri punti di riferimento quando si tratta di bere bene, propone un menu da leccarsi i baffetti appuntiti, come il perfetto gentleman newyorkese anni ’20. Ospite d’eccezione Emanuele Cugini, appena approdato in Martini.
Emanuele, che ha già condiviso il bancone con l’owner Davide, lavora come “developer” in Martini e ha scelto il Bootleg per farci assaggiare le specialità originali ideate proprio con il suo amico di vecchia data. La serata serve ad affermare quello che è stato e quello che è tutt’ora Martini, cercando di far percepire a tutti i “bevitori” della serata quella che è la vera essenza del cocktail bar.
Evitiamo di far arrabbiare i barman. Pare non abbiano nulla da invidiare a Bud spencer Terence Hill
Emanuele, com’è iniziata la tua passione per il bar, specialmente per la “mixology”?
Ho iniziato a fare il barman alla fine del 2010, più per gioco che per passione in realtà. La passione e l’amore per questo lavoro è sbocciata dopo più di un anno, quando ho avuto il piacere e l’onore di dividere il banco con il mio caro amico Raffaele Rendina, bravissimo barman, eccellente enologo. Lui mi ha insegnato quelle che sono le basi del “buon bere”, poi il resto è arrivato da solo.

Esiste una relazione fra mixology e cucina, sei un bravo cuoco?
Sono sicuro che un ottimo piatto e un ottimo drink siano il risultato di impegno, attenzione, dedizione, intuizione e creatività, quindi si, credo che un bravo cuoco e un bravo barman siano mossi dallo stesso amore per quello che fanno. Io sono abbastanza bravo ai fornelli ma è a tavola che do spettacolo!
Quale cocktail, tra i tanti che ami preparare, credi sia quello che ti riesce particolarmente bene?
Se dovessi sceglierne un tra i tanti, sicuramente il Martini Cocktail. Perché è un drink che ha fatto la storia, perché è sempre attuale, ma soprattutto perché mi piace berlo. Credo sia il drink che più mi rappresenti.
Nel mondo, o anche semplicemente fuori dal raccordo anulare, dove hai assaggiato i migliori cocktail?
Oggi è possibile bere degli ottimi drink ovunque; ne ho bevuti di ottimi a Londra, in Francia in Spagna e potrei continuare con l’elenco non dicendo nulla di nuovo. Credo che più che il drink, oggi sia l’attenzione nei confronti del cliente che fa la differenza. Se si osserva questo, il gioco è fatto. Un buon drink non si giudica né dal prezzo né dal locale.
Posso dire che anche in questo Davide e Daniele del Bootleg sono davvero molto bravi!
Cosa ci dobbiamo aspettare per la serata di domani nel rifugio del Bootleg?
Vi dovete aspettare una serata tra amici veri accompagnata da ottimi cocktail. Cosa c’è di meglio?
Il menu della serata
Carlo ha detto chi!?!?!
Rivisitazione dell’Old Fashioned con china martini e zucchero agli agrumi.
Quel fenomeno di Girotti!
Rivisitazione del Rob roy, con sciroppo di sale e martini riserva rubino.
Così ci piace!
Rivisitazione del martinez, con sciroppo alla cannella e arancia e riserva speciale rubino.
Ba! Ba ba ba! Ba ba ba!
Un sour in chiave Messico e nuvole con l’asprezza e la piccantezza della vita messicana e il fumo dei peggiori bar di tequila.
Bootleg
Vle Gottardo 23, Montesacro
Dalle 21.00 a tarda notte
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