FIRST x STÄDLIN with Marco Moreggia (Verve) // Fabrizio Sala (Nozoo) // DER (Nordik)
Sul finire dei suoi primi dieci anni, qui compiamo una piccola rivoluzione, abbandonando il nostro formato classico – quello del magazine culturale a cadenza vagamente quotidiana – per presentare ogni mese un solo saggio e un solo racconto. Da queste pagine 24 autori ogni anno proporranno il loro filtro sul reale, manipolando inevitabilmente la personalità di Dude mag: ed è una cosa che ci rende enormemente curiosi.
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FIRST x STÄDLIN with Marco Moreggia (Verve) // Fabrizio Sala (Nozoo) // DER (Nordik)

Venerdì sera allo Städlin ci sarà un trittico di dj davvero da non perdere (oltre all’aperitivo all’aperto con i “soliti”drink e le chicche del DjChef Valerio Michelini): Marco Moreggia (Verve), Fabrizio Sala (Nozoo), DER (Nordik). Marco Moreggia Fabrizio Sala DER   Quando e come hai iniziato a fare il dj? MARCO:  Nel 1988, spinto da Alessandro Gilardini il […]

Venerdì sera allo Städlin ci sarà un trittico di dj davvero da non perdere (oltre all’aperitivo all’aperto con i “soliti”drink e le chicche del DjChef Valerio Michelini): Marco Moreggia (Verve), Fabrizio Sala (Nozoo), DER (Nordik).

Marco Moreggia

Fabrizio Sala

DER

 

Quando e come hai iniziato a fare il dj?

MARCO:  Nel 1988, spinto da Alessandro Gilardini il Dj del Devotion, in feste tra amici e poi ufficialmente nel 1989 con il mio gruppo I Ragazzi Terribili.

FABRIZIORaccontare dall’inizio è davvero difficile e non saprei da dove iniziare, veramente; posso solo dirvi che in poco tempo sono passato dallo studio di musica classica al Conservatorio di Santa Cecilia alla passione per i vinili grazie al mio amico e ex-partner Marco Piovesan. Con lui mi sono avvicinato alla club culture, nella sua base (cantina forse è il termine più giusto) mi faceva ascoltare i vinili che comprava e studiavo come li mixava (al tempo la musica elettronica nei club a cui mi e ci ispiravamo era prettamente progressive house e deep trance). Col tempo mi sono appassionato a quel mondo, l’esatto contrario di quello per cui “vivevo”, un mondo parallelo che mi incuriosiva e mi affascinava; credo sia proprio da lì che ho deciso di comprare i miei primi piatti (dei Genimi pt1000) ed i primi vinili nello storico negozio di dischi romano Re-mix (dove ho avuto il piacere di lavorare per la K1971 Labile Management grazie ad Alessio Armeni in arte Freddy K e il mitico Sandro). Fu proprio in quel periodo che nacque London FM insieme a Marco, progetto che abbiamo portato avanti per ben 10 anni e dal quale ho avuto grandissime soddisfazioni, dalle produzioni suonate da tutti i big del momento all’ingresso come resident e gestore della serata Nozoo al Goa Club insieme al mio attuale partner in crime Vittorio Paladino e tutto il nostro staff che, ad oggi, è ancora con noi; siamo ormai una famiglia, con idee talvolta diverse ma indivisibili per la forte passione per la musica e dalla grande amicizia che, al di fuori del lavoro, ci lega.

DER: Ho iniziato intorno ai 22 anni.

 

Il tuo sound.

MARCO Non riesco ad identificarmi in un genere musicale, appena mi annoio cambio direzione.

FABRIZIO: Forse solo da poco tempo sono riuscito a trovare la mia identità musicale, il mio suono oggi penso racchiuda tutto il mio percorso musicale, non saprei descriverlo sinceramente, però posso dirvi con sincerità che non sono mai stato un amante delle sonorità più dure (passatemi il termine: più Techno), ma mi sono sempre sentito molto vicino a sonorità molto house, in tutte le sue varie sfaccettature. Il suono che seguo da parecchio tempo, e per il quale ho deciso di aprire la mia label, fa sicuramente parte della scena Micro-house (se così vogliamo definirla).

DER: Sono un grande amante di tutta la scena house, minimal house e chicago house nelle sue sfaccettature.

 

Come vedi la scena elettronica romana?

MARCOLa scena elettronica sta diventando molto commerciale a mio avviso, sta perdendo molto del suo senso originario.

FABRIZIO: Credo che a Roma ci siano artisti, produttori e djs, di altissimo livello, veramente. Molti di loro fanno grandi produzioni ed hanno una cultura musicale immensa, ma Roma in generale è un passo indietro a tutti: la mentalità non è da città e capitale che è, ma da provincia. I club ed i gestori danno peso allo storico, bello o brutto che sia, di ogni singolo artista, limitando i grandi djs e grandi producer. La maggior parte di questi sono costretti per forza maggiore a trasferirsi in città dove possono dare il massimo, senza essere giudicati per il loro trascorso. Spero vivamente un giorno tutto questo bigottismo finisca, la scena Romana e perché no Italiana spacca di brutto.

DER: Devo dire che il livello negli ultimi anni è molto cresciuto, ci sono tante belle realtà e una continua ricerca nel portare sempre tanti bravissimi artisti!

 

Un valido motivo per venire venerdì allo Städlin.

MARCOStädlin è un posto unico e per noi la qualità nella musica, nel bere, nel cibo sono messe al primo posto. Ci piace far stare bene i nostri ospiti.

FABRIZIOStädlin va vissuto ogni singolo giorno, dall’aperitivo alla cena fino ad arrivare all’orario di chiusura. Il cibo è ottimo grazie alla cura maniacale di Valerio Michelini ed il suo staff, i drink sono eleganti e ricercati grazie all’attenzione dei barman, per non parlare della musica, ogni giorno della settimana c’è una proposta diversa, di una qualità e ricercatezza musicale che forse a Roma nessuno ha. Io sono molto affezionato ai mercoledì di ultrasuoni capitanati da Marcolino. Riguardo venerdì: io sono una pippa ma Marco Moreggia, Der e i loro vinili sapranno allietare il vostro pre-serata targato First x Städlin.

DER: Io Städlin lo amo. È un posto dove fa sempre piacere andare a suonare ma anche prendere per un drink. I ragazzi oltre ad essere amici sono grandi professionisti. Venerdì con Marco e fabrizio sarà molto bello, sono due grandi dj e due miei grandi amici.

Com’è evidente, questa intervista tripla dà una “pista” a quella miserabilmente doppia delle Iene, e considerando che a noi delle iene noncenefregancazzo qui di seguito proponiamo la scena capolavoro di altre. Per incentivarvi a lasciare la mancia a quei bravi ragazzi dello Städlin.

 

Venerdì 20 maggio marzo, h. 19:00 – 02:00
Städlin – Via Antonio Pacinotti 83, Roma
Ingresso: free entry
Info 

Valerio Orvieto
Attore/Modello dell'anno... era il 1987 però. Abbandona Scienze Politiche a 8 esami dalla laurea perché essendo figlio di professionisti affermati se lo poteva permettere. Ad oggi pur sognando di fare lo scrittore o l'attore, per scarsezza di talento si limita ad organizzare eventi per DUDE MAG riuscendo a volte a finirli bene e altre rarissime volte a farsi pagare. Molto curioso e molto pigro. Legge tutto il giorno ma solo Facebook e Dudemag.it... e rigorosamente dal cellulare.
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